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martedì 1 ottobre 2013

Assicurazioni, 40 anni di regali di stato

Da ilrisparmiotradito.it ecco un consiglio: smettiamo di versare soldi in polizze non trasparenti e non convenienti. Finte assicurazioni dannose.

Da Repubblica a Panorama è stata una generale levata di scudi con espressioni del tipo "Irpef più cara per sei milioni d'italiani", "risparmiatori trattati come mucche da mungere" ecc. Né sono state da meno le cosiddette associazioni di consumatori.

Motivo di tanto sdegno è una delle misure per compensare l'abolizione dell'Imu sulle prime case. Cioé le limitazioni per il 2013 e ancor più per i prossimi anni alla detraibilità fiscale di alcune polizze. La decisione sarà anche criticabile per quelle per il caso di morte, l'invalidità e simili. Ma chi ha a cuore i risparmi degli italiani (e non i guadagni degli assicuratori) può solo essere contento.

Sono quasi quarant'anni che l'Erario aiuta le compagnie d'assicurazione a rifilare polizze pseudo-previdenziali, all'inizio allegramente deducibili dall'Irpef, poi detraibili; e tali rimaste anche dopo la riforma della materia in vigore dal 2001, purché sottoscritte prima. Siamo di fronte a un caso di elusione fiscale, deprecabile sino dall'origine. Un regalo agli assicuratori e uno specchietto per le allodole per i risparmiatori.

Neanche ora il governo ha avuto il coraggio di dare un taglio netto, ma almeno ha ridotto il favore ai minimi termini: rimarrà un 19% di 230 euro. Una miseria: 44 euro l'anno.

Milioni d'italiani esitano a interrompere i versamenti di polizze anche trentacinquennali, dissuasi dagli assicuratori e da tanti sedicenti esperti, complici dell'industria del risparmio gestito, che spergiurano che non converrebbe.

Questa è l’occasione buona per smettere di versare soldi in polizze non trasparenti, rischiose e soprattutto di regola non convenienti. Finte assicurazioni non inutili, bensì dannose.

Anziché sbraitare perché qualche risparmiatore è indotto a svincolarsi dalle grinfie degli assicuratori, meriterebbe piuttosto chiedere l'eliminazione di una palese ingiustizia tributaria del settore. Infatti azioni e obbligazioni danno diritto al ricupero fiscale delle perdite, noto anche come credito d'imposta sul capital gain. Perché tale compensazione è negata ai tantissimi italiani che ci hanno rimesso, ci rimettono e ci rimetteranno con la previdenza integrativa?

martedì 30 aprile 2013

Imu, la sospensione della rata di giugno vale due dei 4 miliardi di euro di gettito

Il Sole 24 Ore ci dà una luce di speranza per quanto riguarda l'Imu. Si riuscirà mai ad abbattere?

La tassazione sulla prima casa dovrà essere rivista e alleggerita. Per dar tempo al Governo di intervenire sarà sospeso il pagamento dell'acconto Imu previsto a giugno.
Il premier in pectore Enrico Letta ha sintetizzato con questo passaggio il programma dell'Esecutivo sul prelievo relativo agli immobili nel suo discorso alla Camera. Un passaggio molto atteso che dovrebbe, appunto, evitare il pagamento dell'acconto 2013 dell'imposta municipale in calendario a giugno. L'intervento d'urgenza dovrebbe preludere a una revisione complessiva dell'Imu che dovrebbe eliminare l'obbligo tributario almeno per le fasce di reddito più basse. Il gettito Imu sulla prima casa vale circa 4 miliardi di euro. L'acconto Imu si dovrebbe pagare entro il 17 giugno prossimo (il 16 è domenica). Secondo le nuove regole inserite nel decreto approvato il 6 aprile dal Governo, l'anticipo dovrebbe essere calcolato sulle nuove aliquote eventualmente decise dal Comune a patto che la delibera venga adottata e inviata alle Finanze entro il 9 maggio, e pubblicata sul sito del ministero entro il 16. Negli altri casi, l'acconto sarà calcolato in base alle aliquote 2012 (di fatto calcolando il 50% dell'Imu dovuta nel 2012), e l'adeguamento alle eventuali nuove aliquote (inviate alle Finanze entro il 9 novembre) avverrà al saldo.
In pratica la sospensione "copre" il 50% del gettito, circa 2 miliardi di euro. È probabile che la rimodulazione dell'Imu (il Pdl vorrebbe in realtà l'abolizione tuot court dell'Imu sulla prima casa con la restituzione di quanto pagato nel 2012, intervento che costerebbe circa 8 miliardi di euro) per fasce di reddito sia realizzata tecnicamente con una manovra diretta ad aumentare le detrazioni sull'abitazione principale evetnualmente coordinata con gli sconti per i carichi di famiglia che premi i nuclei più numerosi). Il costo definitivo dell'operazione potrebbe essere di circa 2, 2,5 miliardi.
In alternativa si sta studiando la possibilità di ridurre i coeffecienti di calcolo dell'Imu sempre nell'ottica di un "taglio" selettivo che vada incontro alle categorie più deboli. Dal discorso del premier in pectore non si evince la possibilità di un ritocco all'Imu relativa agli immobili delle imprese, per le quali nel 2013 i comuni possono solo innalzare le addizionali senza la chance di introdurre sconti.

lunedì 7 maggio 2012

Esenzione irpef per la Dichiarazione dei Redditi 2012

Il blog Crisi Finanziaria riporta tutte le esenzioni IRPEF 2012:

"Relativamente alla Dichiarazione dei Redditi 2012, le soglie reddituali di esenzione totale dell'IRPEF per ciascuna categoria di reddito sono le seguenti:
  • Lavoro dipendente per l'intero anno:  8.000 euro 
  • Lavoro dipendente per meno di un anno:  4.800 euro 
  • Lavoro non dipendente:  4.800 euro 
  • Redditi di attività sportive dilettantistiche: 7.500 euro 
  • Pensione con età uguale o superiore a 75 anni: 7.750 euro 
  • Pensione con età inferiore ai 75 anni: 7.500 euro 
  • Rendita catastale prima casa e relative pertinenze:  nessuna soglia  
  • Redditi di terreni: 185,92 euro
  • Redditi agrari: 500 euro
  • Redditi dominicali di terreni: 500 euro
  • Redditi di fabbricati:  500 euro
  • Altri redditi non rapportati al periodo di lavoro:  4.800 euro"
L'area di esenzione si allarga poi in caso di uno o più familiari a carico grazie alle relative detrazioni per i familiari a carico. Si considera familiare a carico qualsiasi familiare a cui si provvede e avente un reddito personale non superiore a 2.840,51 euro.