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martedì 10 marzo 2015

Cassa depositi e prestiti emette il suo primo bond. Ecco i punti di forza



Dal 9 marzo tutti i cittadini italiani maggiorenni e residenti nel Paese potranno sottoscrivere i nuovi bond emessi da Cassa depositi e prestiti. Il Gruppo di via Goito ha infatti deciso, per la prima volta nella sua storia centenaria, di emettere delle obbligazioni destinate al grande pubblico.
Lo scopo, fanno sapere dalla Cdp, è quello di raccogliere fondi per finanziare un ambizioso progetto destinato a sostenere la ripresa economica del Paese. È per questa ragione che il legislatore ha dato il suo ok ad una tassazione agevolata per i rendimenti.
Ma facciamo un passo indietro. Le nuove obbligazioni saranno sottoscrivibili nelle filiali delle maggiori banche (qui l’elenco >>). Il tasso sarà fisso all’1,75% per i primi due anni e successivamente sarà variabile, agganciato all’Euriobor 3 mesi. Gli analisti concordano che in futuro questo indice crescerà, generando un maggiore profitto per gli investitori.
C’è poi, come detto, la quesitone della tassazione. Lo statuto della Cassa depositi e prestiti obbliga il gruppo ad investire solo in progetti che abbiano una utilità pubblica. Quindi in infrastrutture, come quelle per la viabilità o quelle energetiche, nella scuola o nel sostegno alle imprese. Ecco dunque che il legislatore, proprio in virtù di questo interesse pubblico, ha deciso di accordare una tassazione agevolata pari al 12,5%, invece del 26% fissato per le altre rendite finanziarie.




venerdì 8 agosto 2014

Salini Impregilo: gli analisti promuovono conti superiori alle stime

notizia da TMNews:
Gli analisti promuovono i conti del Gruppo Salini Impregilo del primo semestre,  conti che hanno superato le stime di consensus.
Goldman Sachs conferma il giudizio Buy sul titolo con un target price a 4,57 euro, sottolineando il miglioramento del risultato operativo e il robusto flusso di nuovi ordini nel segmento costruzioni a 2,9 miliardi: "Questi elementi significano che il gruppo è in linea per raggiungere le previsioni per il 2014".
Anche Intermonte mette in risalto il portafoglio ordini di Salini Impregilo grazie al processo di crescita all' estero (il business in Italia conta circa per il 20% sul totale).
Per Intermonte (giudizio sul titolo Buy e target price a 4,8 euro) Salini Impregilo è prossima a centrare i target di lungo termine di ricavi a 7 miliardi e ebit al 7% dei ricavi.
Per gli analisti di Mediobanca il gruppo raggiungerà i target 2014 con ricavi a 4,3 miliardi e 224 milioni di utile operativo dopo la semestrale con risultati superiori alle stime. Giudizio analogo anche per Kepler Cheuvreux, "ricavi e ebit superiori alle stime".
Gli analisti di Natixis rilevano l'accelerazione dei ricavi di Salini Impregilo nel secondo trimestre e confermano il giudizio operativo Buy e un target price a 4,2 euro. Anche Banca Imi rileva che i risultati sono stati superiori alle stime e sono in linea con i target per l' intero esercizio.

lunedì 1 luglio 2013

Casa, nuovi sconti per chi ristruttura

Dalla Stampa: nuovi incentivi al fine di far ripartire i consumi e sostenere alcuni settori particolarmente colpiti dalla crisi.

Meno tasse da pagare per chi decide di ristrutturare casa, migliorare l’efficienza energetica e al contempo cambiare mobili. Entra in vigore da oggi (anche se sono ammesse le spese effettuate già a partire dal 26 giugno) il nuovo bonus ristrutturazioni, rafforzato dal governo rispetto alle norme in scadenza a fine giugno alla scopo di far riprendere i consumi e sostenere alcuni settori particolarmente colpiti dalla crisi. Le regole fissate prevedono la possibilità fino al 31 dicembre 2013, di effettuare ristrutturazioni edilizie per un tetto massimo di spesa di 96 mila euro, di cui è detraibile il 50% in 10 anni. A tale provvedimento si aggiunge un bonus per mobili destinati all’arredamento di immobili ristrutturati. Per l’acquisto di mobili il tetto massimo di spesa è di 10 mila euro. Avvertenza importante: ristrutturazioni e acquisti di mobili devono essere effettuati tassativamente entro il 31 dicembre. Vediamo nel dettaglio le modalità per usufruire degli incentivi.

Chi ne ha diritto 
I proprietari di un immobile, ma anche chi beneficia dell’usufrutto o della nuda proprietà. Ma anche chi è in affitto o gli eventuali familiari conviventi con il proprietario possono beneficiare dell’agevolazione fiscale.

Come ottenere i rimborsi
Bisogna documentare le spese, che devono essere effettuate dal primo luglio al 31 dicembre 2013. Documentare vuol dire effettuare pagamenti in modo che siano tracciabili, quindi con bonifici bancari o postali da cui risultino codice fiscale di chi ha sostenuto le spese dei lavori e la causale corrispondente. Naturalmente le spese vanno documentate con il rilascio di regolare fattura e partita Iva dell’esecutore dei lavori.

Quali interventi ammessi 
Si può spendere fino a un massimo di 96 mila euro per immobile di cui verrà rimborsato il 50%. Sono compresi nell’agevolazione i lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria, la messa in sicurezza sismica (anche in seguito ai danni causati da un terremoto). Il bonus è previsto anche per la rimozione di barriere architettoniche, di materiali cancerogeni come l’amianto e per l’installazione di sistemi di domotica. Sono compresi anche gli impianti di sicurezza e quelli idonei per abbattere l’inquinamento acustico.

Come funziona il rimborso 
Il bonus è del 50% e viene rimborsato dallo Stato in dieci anni, con una rata ogni 12 mesi.

Efficienza energetica 
Gli interventi di miglioramento dell’efficenza energetica danno luogo ad un rimborso maggiore, arrivando al 65% e comprendendo i lavori per condomini o singole abitazioni che prevedano il rifacimento della coibentazione, l’installazione di infissi termici. Sono invece esclusi dagli incentivi la sostituzione di caldaie e la realizzazione di impianti geotermici. Via libera per impianti di climatizzazione e l’installazione di pannelli per l’acqua calda alimentati a energia solare. Nel caso di lavori condominali, il tempo a disposizione per accedere alle agevolazioni sarà maggiore (fino al 30 giugno 2014).

Arredamento 

Per la prima volta sarà possibile una detrazione per l’acquisto di mobili. L’importo massimo consentito è di 10 mila euro (50% il rimborso detraibile sempre in 10 anni). Condizione essenziale è che il rifacimento dell’arredamento sia successivo a un intervento di ristrutturazione. Gli elettrodomestici in un primo tempo non compresi nei rimborsi rientreranno nelle detrazioni una volta che sarà convertito definitivamente il decreto ancora all'esame del Parlamento. Varrà per i grandi elettrodomestrici, ma eslusivamente da incasso, di classe non inferiore ad A+ (A per i forni).

In caso di vendita della casa 

Se l’immobile ristrutturato viene ceduto, chi vende può continuare a beneficiare del bonus.

venerdì 21 dicembre 2012

Mediobanca R&S: il made in Italy cresce

Mediobanca R&S ha pubblicato mercoledì uno studio sulle società della moda.
"Con una crescita delle vendite nell’ordine del 10,1%, margini industriali in progressione del 21,9% e un risultato netto a +25,4%, la moda si è confermata anche nel 2011 un settore sano e mediamente più dinamico di altre attività del made in Italy. A dimostrarlo è l’annuario R&S di Mediobanca, l'istituto guidato da Alberto Nagel, che ha preso in considerazione dieci fra le maggiori realtà fashion con sede in Italia, esclusi Gucci e Bottega veneta, griffe facenti parte del gruppo francese Ppr. Come evidenziato dalla ricerca, la metà delle società comprese nel panel, ovvero Zegna, Ferragamo, Prada, Tod’s e Giorgio Armani, ha realizzato incrementi a doppia cifra sia dei margini sia del fatturato (vedere tabella). Più nello specifico, a vincere la palma d’oro per percentuale di aumento dei ricavi è stata la Salvatore Ferragamo (+26,6%) mentre per marginalità il podio spetta a Zegna con un +107,9%. Il gruppo Tod’s, invece, si aggiudica il merito di società con il payout più generoso (75%) rispetto a una media del 26%. Altro elemento chiave, a sottolineare la buona salute dei gruppo italiani del lusso, è l’avere una struttura finanziaria improntata a grande solidità con debiti pari a solo il 15,5% dei mezzi propri (rispetto al 115% della grande manifattura). Con una situazione di eccellenza per la Giorgio Armani, praticamente priva di debiti (0,3% dei mezzi propri). Driver di crescita per tutte le aziende si sono confermati i mercati lontani, con un fatturato europeo progredito del 4,5% a fronte di un fatturato del resto del mondo a +17,5%. Particolarmente attive extra Ue sono state Zegna che ha venduto in Europa solo il 25,9% e Ferragamo (24,3%). Mentre hanno conservato un focus ancora prevalentemente europeo Benetton (79%), Max Mara (72%) Miroglio e Tod’s (70,6%)."
(da MF Fashion)

giovedì 13 settembre 2012

Russia: Banca centrale alza tassi di 25 punti base all'8,25%

Notizia lampo da Il Sole 24 Ore Radiocor: La banca centrale russa ha alzato i tassi di interesse di 25 punti base all'8,25%. Secondo quanto reso noto dal comitato direttivo, la misura mira a tenere sotto controllo le crescenti spinte inflazionistiche, particolarmente evidenti nei rialzi dei prodotti alimentari ed energetici.

lunedì 13 agosto 2012

Andrea Cingoli: Banca Esperia supporta gli investitori privati

Andrea Cingoli
Andrea Cingoli
Andrea Cingoli, intervistato da "Finanza e diritto", spiega che Banca Esperia sta avviando un progetto che si pone l’obiettivo di supportare gli investitori privati grazie alla costituzione di club di investimento in asset corporate e real estate, che abbiano la supervisione di un partner istituzionale. Il progetto prevederà club di investimento strutturati e organizzati in maniera formale (assumendo per esempio la forma di “associazione”) che consentiranno di definire in modo univoco la mission condivisa, sulla base della quale Banca Esperia potrà fornire supporto consulenziale e di ricerca per la selezione delle società target. Inoltre permetteranno di selezionare, con attenzione costante al conflitto di interessi, i service provider di supporto per l’acquisizione dei target e la validazione del processo di investimento. Inoltre - ha concluso Andrea Cingoli - la costituzione di questi veicoli potrà permettere di coordinare le fasi di investimento e la ricerca delle risorse manageriali e/o i partner per lo sviluppo del business plan delle società target e per la successiva gestione dell’investimento, fino all’eventuale opzione di uscita dall’investimento stesso." 

mercoledì 1 agosto 2012

Prime Shopping Value: nuovo fondo d'investimento immobiliare

BNP Paribas REIM e Gallerie Commerciali Italia, società del gruppo Auchan, hanno costituito il fondo immobiliare chiuso di diritto italiano “Prime Shopping Value”.
Gallerie Commerciali Italia apporterà al Fondo 15 immobili retail (13 gallerie commerciali e 2 retail park) distribuiti su tutto il territorio italiano, caratterizzati da contratti di affitto con esercenti e catene retail di alto standing. L’operazione, del valore di circa 700 milioni, verrà perfezionata al termine del collocamento delle quotedel Fondo a investitori istituzionali. «Siamo consapevoli di cosa significhi lanciare un progetto in questa fase storica. Siamo altresì convinti che gli investitori sapranno apprezzare la qualità del pacchetto proposto», ha detto Edoardo Favro, ad di Gallerie Commerciali Italia. Il rendimento obiettivo del fondo sarà sopra l’8%.
(da Massimo Caputi, il punto sul Real Estate)

martedì 24 luglio 2012

Generali Immobiliare premiato da IPD

Il Fondo Eracle, fondo d'investimento chiuso riservato a investitori istituzionali e gestito da Generali Immobiliare SGR, è stato premiato come ''Best performing Balanced Fund for Italy'' da IPD (Investment Property Databank), leader mondiale nell'analisi delle performance degli operatori del settore immobiliare.

Il premio è stato consegnato a Giovanni Maria Paviera, amministratore delegato di Generali Immobiliare Italia SGR, nel corso degli IPD European Property Investment Awards, a Francoforte.

Il Fondo Eracle, costituito nel 2008 tramite l'apporto di una parte del patrimonio immobiliare del Banco Popolare, ha un valore di mercato di circa 780 milioni di euro e una durata di 25 anni. Il portafoglio immobiliare è costituito da 456 immobili presenti sul territorio nazionale, con una superficie lorda complessiva di oltre 324.000 mq. Generali Immobiliare Italia SGR, società di gestione specializzata nei fondi immobiliari, detenuta al 100% da Generali Real Estate, è nata nel 2006 e gestisce 9 fondi immobiliari per un patrimonio complessivo di 5,4 miliardi di euro, composto da oltre 650 immobili per oltre 2 milioni di mq complessivi.
(da Massimo Caputi blog)

lunedì 16 luglio 2012

Andrea Cingoli: la prima esigenza è la tutela del patrimonio

Andrea Cingoli
Andrea Cingoli
Andrea Cingoli, a.d. di Banca Esperia ha dichiarato che "in un mercato private come quello italiano, caratterizzato in prevalenza da piccoli e medi imprenditori, l'esigenza più avvertita è la valorizzazione e tutela del patrimonio aziendale, in chiave attuale e prospettica".

"Seguono - continua Andrea Cingoli - la valorizzazione degli asset immobiliari e poi, più in generale, la protezione di tutto il patrimonio di fronte a rischi crescenti".
Uno scenario che impone un cambiamento strategico dell'offerta private.
"Per molto tempo gli operatori del settore hanno guardato esclusivamente al patrimonio finanziario della clientela, mentre occorre un approccio più globale, che sappia rispondere complessivamente a tutti gli interessi economici del cliente". Per questo motivo - continua Andrea Cingoli - Banca Esperia punta su tre filoni di offerta: la consulenza per gli investimenti finanziari, il financial planning, vale a dire la consulenza per l'organizzazione e la protezione del patrimonio, che può coprire un ampio spettro di prodotti — dalle polizze vita ai prodotti più tailor made come i trust —, infine la consulenza per l'ottimizzazione degli asset illiquidi come le aziende.

mercoledì 11 luglio 2012

Nasce Generali Real Estate

E' nata Generali Real Estate, nuova società in cui sono confluite tutte le attività di servizi e di gestione immobiliare di Generali.
Sebbene all’interno di un quadro preoccupante - un mercato asfittico, con domanda debole, offerta in crescita, prezzi che vacillano ma soprattutto scambi al lumicino, per le case come per gli altri immobili - l’esordio della nuova creatura avviene sotto i migliori auspici. Il colosso con 28 miliardi di asset in gestione (immobili di Generali e di terzi) si presenta infatti sulla scena con l’ok a un nuovo fondo immobiliare da 500 milioni, fresco di autorizzazione da parte della Banca d’Italia. Prende così forza e consistenza il nuovo approccio di Generali al mattone, varato alla fine dello scorso anno con la creazione appunto di Generali Real Estate affidata all’amministratore delegato Giancarlo Scotti (presidente è Raffaele Agrusti, direttore generale della compagnia assicurativa): concentrare tutte le attività internazionali in Italia sotto l’ombrello della nuova nata (le 11 società internazionali sono ora filiali della realtà italiana) così da proporsi al mercato come operatore real estate a tutto tondo, dunque aperto anche a clienti terzi. Si tratta di fatto della prima multinazionale italiana del mattone, forte del maggior patrimonio immobiliare in gestione tra i player europei e di un team di 600 professionisti, ma soprattutto con obiettivi di crescita e di redditività importanti: il 6% l’anno da qui al 2016, passando da 28 a 36 miliardi di euro di asset in gestione. All’interno di queste cifre, ancora più ambiziosi sono i target di sviluppo delle gestione conto terzi, oggi pari all’8-10% dei 28 miliardi di asset under management, percentuale che dovrà man mano portarsi verso il 15-16%. I restanti 26 miliardi di asset sono direttamente posseduti dal gruppo Generali, un patrimonio che oggi esprime una plusvalenza latente superiore a 5 miliardi di euro, pari al 30%, rimasta costante anche in questi anni di grave turbolenza, confermando quindi l’efficacia della politica di investimento attuata dal gruppo. Il total return, calcolato a valori di mercato, si è assestato invece intorno al 5%. L’immenso patrimonio posseduto direttamente deriva dall’approccio continuativo della compagnia di Trieste nei confronti degli investimenti immobiliari, considerati funzionali al business assicurativo sia per gli interessanti ritorni nel lungo periodo (redditività ricorrente e creazione di valore) sia perché soggetti a minore volatilità. Il patrimonio del Leone include anche immobili di grande importanza storica e architettonica, così come altri di valenza modernissima e hi-tech, che ha sempre gestito in modo attivo svolgendo negli anni continua attività di rotazione del portafoglio. In particolare il portafoglio del gruppo, con immobili di pregio concentrati nelle grandi capitali, è attualmente per il 65% destinato ad uso uffici, per il 10% al residenziale, per il 15% al retail e per il restante 10% ad altri usi. La quota di residenziale è stata molto ridotta negli ultimi anni a favore di uffici e spazi commerciali, proprio per migliorare la redditività del portafoglio. La maggior parte degli immobili si trova in Europa, in particolare il 41% in Italia, il 21% in Francia, il 17%, in Germania, il 18% negli altri Paesi europei. A Generali Re fanno capo anche le società di gestione dei fondi.
(da Massimo Caputi, il punto sul Real Estate)

martedì 3 luglio 2012

Aldo Mazzocco: Beni Stabili conferma i dividendi

Aldo Mazzocco
Aldo Mazzocco, ad di Beni Stabili
"Anche in periodi di crisi come questo Beni Stabili pagherà regolarmente i dividendi perchè «la capacità industriale - spiega l'ad Aldo Mazzocco - dovrebbe consentirci di erogarli anche in mercati difficili». Nel primo investor day il manager ha presentato le attività industriali del suo gruppo immobiliare agli investitori. Nel frattempo proprio oggi nelle casse della società dovrebbero entrare mezzi freschi grazie anche all'ottenimento di un finanziamento ipotecario di 150 milioni, finalizzato al rimborso anticipato dell'indebitamento in scadenza nel 2013. Il nuovo contratto di finanziamento avrà durata quinquennale.Un'operazione che consentirà alla società di rifinanziare anche un terzo circa del debito in scadenza nel 2013. dando uno sguardo al business il manager ha confermato che, attraverso il fondo Cronob (gestito da Beni Stabili gestioni), è in trattative per rilevare la galleria San Federico a Torino, uno degli immobili storici del gruppo Fonsai. Le stime per quest'anno i conti dovrebbe essere in linea con i risultati dello scorso anno, mentre per il 2013 è atteso in progresso grazie alla piena esecuzione dei contratti di locazione per gli immobili Excelsior e Torri Garibaldi. Il 2012 dovrebbe quindi chiudersi con ricavi da affitti sostanzialmente in linea con i 220 milioni dello scorso anno, un Ebit analogo ai 151 milioni del 2011 e un utile netto prossimo ai 20 milioni, mentre la generazione di cassa dovrebbe migliorare leggermente rispetto agli 87 milioni dello scorso anno."
(da Massimo Caputi blog)

giovedì 1 dicembre 2011

Francesco Perilli

Francesco Perilli è amministratore delegato della società finanziaria Equita SIM e fa parte della commissione direttiva di Assosim, Associazione Italiana Intermediari Mobiliari.

Dopo 2 anni come Ufficiale di Marina, Francesco Perilli si laurea in Economia e Commercio presso l'Università Luigi Bocconi di Milano, per poi specializzarsi presso la New York University.

In Euromobiliare dal febbraio 1985, segue la trasformazione in SIM di Euromobiliare, che ha cambiato ragione sociale in Equita SIM successivamente all'operazione del dicembre 2007, quando il fondo di private equity americano JC Flowers & Co. è entrato nell'azionariato.

Dal 1989, Francesco Perilli è responsabile della consulenza sugli investimenti in azioni.
Dal 1992 Equita SIM incorpora anche le attività di Equity Capital Market (ECM) ed Advisory di Euromobiliare.

Dal 1996 al 1997 è membro dell'ultimo comitato direttivo di Borsa Italiana, prima della sua privatizzazione.

venerdì 20 maggio 2011

Mediobanca. Nomura alza Tp per l'istituto di Alberto Nagel

Nomura ha alzato il target price su Mediobanca (+0,06% a 7,72 euro) da 9,3 a 9,4 euro, confermando la raccomandazione buy. "Dopo i risultati trimestrali abbiamo incrementato le stime di utile netto 2010-2011 del 4%, mentre quelle sui due esercizi successivi salgono del 6%", spiegano gli analisti, che apprezzano in particolare l' andamento delle commissioni nette. "Al di la' dei numeri, crediamo che ogni notizia sui movimenti nella struttura dell' azionariato e sulla quota in Generali Ass. possano ulteriormente sostenere l' azione", aggiungono gli esperti.
(MF Dow Jones)

venerdì 6 maggio 2011

Ieri a City Life i Milano Finanza Company Awards

Si è tenuta ieri presso Spazio City Life l’edizione 2011 dei Milano Finanza Company Awards, charity dinner durante il quale sono state assegnate quattro categorie di premi alle aziende e ai protagonisti dell’industria, del commercio e dei servizi che hanno registrato le migliori performance.
La cena si è svolta alla presenza di un parterre di oltre 200 persone, con i rappresentanti di grandi, medie e piccole dimensioni, nel suggestivo contesto dello Spazio in cui sorge il modello di appartamento delle Residenze disegnate da Daniel Libeskind per CityLife.
(da City-life.it)

Foto dell'evento su http://www.city-life.it/it/immagini/milano-finanza-company-awards/

domenica 20 marzo 2011

Francesco Perilli svela su quali titoli puntare

Francesco Perilli, amministratore delegato della banca d'investimento Equita SIM, svela a Il Sole 24 0re su quali titoli conviene puntare e per quali motivi e, al contrario, le realtà da cui stare lontani.

"In Italia noi stiamo raccomandando titoli industriali come Brembo, Danieli, De' Longhi, Indesit, Luxottica, Sorin - spiega Francesco Perilli - che hanno la capacità di ribaltare sui prezzi gli aumenti dei costi e trattano a multipli inferiori alla media storica.
Autogrill si avvantaggia del forte recupero del traffico aereo e di un marchio ormai globale. Saipem sta beneficiando dei piani di investimento delle oil company.
Tra i finanziari ci piacciono Mediobanca e Intesa Sanpaolo, che hanno un vantaggio competitivo nel funding e buona visibilità sulla crescita degli utili.
Tra le utility - continua Francesco Perilli - privilegiamo Enel, che ha sorpreso per la capacità di ridurre il debito, è ben diversificata geograficamente e tratta a multipli interessanti.
In una possibile fase di rialzo dei tassi gli assicurativi faranno bene, in particolare pensiamo a Generali.
Al contrario le società con bassa generazione di cassa e fortemente indebitate ricominceranno a vedere la strada in salita.
All'estero guardiano a titoli come Ses, società di comunicazioni satellitari operante in un settore oligopolistico con un business simile a una utility ma in crescita grazie alla crescente domanda di servizi; Rhi che dovrebbe beneficiare, in quanto fornitrice di materiale refrattario per gli altoforni, del recupero della domanda di acciaio a livello globale.
Havas - conclude Francesco Perilli - , fra i leader nel mercato delle agenzie pubblicitarie, sta beneficiando di un recupero ciclico della domanda e di una leva operativa positiva grazie a un piano di riduzione costi. Smith & Nephew, leader mondiale nel settore ortopedico, gode di una stabile crescita dei volumi e di un aspetto speculativo legato a un possibile consolidamento nel settore med-tech."

venerdì 18 giugno 2010

Equita sim. La banca d'affari di Francesco Perilli prima in Italia

Equita sim, la banca d'affari guidata da Francesco Perilli, è prima in Italia nella ricerca e nel trading sui titoli azionari.
La società di Francesco Perilli, attiva anche nell'intermediazione azionaria e come advisory, resta sul gradino più alto del podio per il quarto anno consecutivo.
A realizzare la ricerca la Thomson Reuters Extel Surveys, autorevole fonte di informazioni sugli analisti, sulle società quotate e sulle società di gestione. "Anche quest'anno i risultati del sondaggio Extel hanno premiato il nostro impegno nel fornire un servizio adeguato alle aspettative dei clienti", ha dichiarato l'amministratore delegato Francesco Perilli.
Che ha poi aggiunto che la banca d'affari "continuerà a investire sulla ricerca", perché questo orientamento è "apprezzato sia dagli investitori sia dalle aziende quotate che seguiamo".

fonti:
Milano Finanza, Fabio Savelli: Ubs vince in Europa, Equita ok in Italia
Francesco Perilli website: Ubs vince in Europa, Equita ok in Italia
Fusioni bancarie blog: Equita, merchant bank guidata da Francesco Perilli, prima in Italia

lunedì 24 maggio 2010

Generali: quintuplica l'utile. Primo cda con Cesare Geronzi

Cinque volte superiore a quello dello stesso periodo del 2009. Le Generali archiviano il primo trimestre dell'anno con un risultato di tutto rispetto. L'utile netto dei primi tre mesi è salito a 527 milioni di euro rispetto ai 104 milioni del primo trimestre dello scorso anno e soprattutto a fronte delle aspettative di mercato che indicavano 477 milioni. Ieri per discutere dei conti si sono riuniti nella sede milanese del Leone tutti i componenti del board. È stato il primo cda dopo l'insediamento di Cesare Geronzi alla presidenza. Cesare Geronzi ha sottolineato la buona performance dei conti «nonostante il perdurare di un difficile contesto macroeconomico». E ha messo in evidenza «la capacità d'innovazione e la competitività del Gruppo che ha dimostrato di essere in grado di migliorare la redditività e di corrispondere alle aspettative di una clientela diversificata». E questo è stato possibile seguendo la strategia di «sviluppare la linea tradizionale di tutela del risparmio per rispondere alla crescente concorrenza a livello internazionale». Al risultato operativo del trimestre (1,201 miliardi ovvero +22%) ha contribuito soprattutto l'ottimo andamento del segmento Vita, salito a 866 milioni (+60,8%) che ha beneficiato dell'elevata raccolta (premi a 14,2 miliardi, +25,7%), del miglioramento dei mercati finanziari e del contenimento dei costi. Stabili i premi danni a 6,6 miliardi. A fronte di questi numeri emerge che la vera sfida sarà continuare a crescere e macinare profitti con tassi così bassi e con un ramo danni che soffre. Quanto al resto la strategia del gruppo l'ha esposta Cesare Geronzi all'assemblea del 24 aprile. Nella nuova era del Leone ci sarà, ha detto, «un'ulteriore crescita, un forte radicamento in Italia». Possibili acquisizioni si concretizzeranno, ha spiegato, soprattutto guardando a Nord e a Est, e nei paesi dove il gruppo è già presente. I risultati presentati ieri dimostrano che la strada è buona. Il risultato operativo dell'Italia è salito del 26,1% e se i Paesi dell'Est Europa mostrano invece un -22,7% è a causa del leggero peggioramento del combined ratio che resta tuttavia a livelli eccezionali. Confermata l'attesa per il 2010 di un risultato operativo di circa 4 miliardi. Il vicepresidente Bollorè ha poi riferito che la remunerazione di Cesare Geronzi è stata ridotta rispetto a quella del suo predecessore. Poi riferendosi all'intervento di Antonio Catricalà sull'opportunità di ridurre la partecipazione di Piazzetta Cuccia in Generali, Bollorè ha sottolineato che «Generali è molto fortunata ad avere un azionista indipendente come Mediobanca che le dà stabilità».
(da ilsole24ore.com)

martedì 11 maggio 2010

Mediobanca: sale l'utile

Grande recupero per Mediobanca, che ha registrato nei primi 9 mesi dell'esercizio
2009/2010 un utile netto di 354,4 milioni di euro, quasi decuplicato rispetto ai 39,3 milioni dello stesso periodo dell'esercizio precedente.
"In forte crescita anche i ricavi, aumentati del 25,3% a 1,599 miliardi. Allo sviluppo dei ricavi hanno contribuito tutte le aree di business. La raccolta di CheBanca! ha raggiunto i 9,1 miliardi, pari al 17% della raccolta di gruppo. Il margine di interesse ha registrato un trend in lieve crescita sui 9 mesi (+1,4% da 651,9 a 661,3 milioni) ed è previsto in ulteriore ascesa nei prossimo mesi e nel prossimo esercizio. Confermati anche i livelli di solidità patrimoniale e di liquidità, con il core Tier1 sopra l'11% a fine marzo scorso.
Nel solo terzo trimestre dell'esercizio in corso, il risultato è stato positivo, con un utile netto di 84 milioni rispetto al rosso di 61 milioni del terzo trimestre dell'esercizio 2008-2009, mentre i ricavi sono saliti a 455 milioni da 337 milioni."
(da Il Sole 24 Ore)

lunedì 29 marzo 2010

Cesare Geronzi verso Generali: +0,34% in Borsa

Radiocor, l’agenzia di stampa del Sole 24 ore, annuncia una apertura positiva per i listini europei.
In particolare si stanno già facendo sentire le conseguenze del probabile passaggio di Cesare Geronzi alla presidenza di Generali, che sale dello 0,34%. Per Mediobanca +0,75%.
Teniamo sotto controllo gli andamenti di entrambe…

venerdì 12 marzo 2010

Salone della Gestione del Risparmio

Dal 21 al 23 aprile si terrà a Milano, presso la sede della Borsa Italiana (a Palazzo Mezzanotte, in Piazza degli Affari 6), il “Salone della Gestione del Risparmio”, una manifestazione durante la quale i professionisti dell’asset management incontreranno le autorità, il mondo accademico, le istituzioni e i media per confrontarsi e scambiare idee su un tema di crescente rilevanza: l’educazione finanziaria.
La tre giorni è organizzata da Assogestioni e patrocinata da Regione Lombardia, Provincia di Milano, Comune di Milano e Camera di Commercio di Milano.

http://www.salonedelrisparmio.com