I mutui a tasso zero sono finanziamenti senza interesse e senza spese di apertura e chiusura.
Spesso, riguardo a questo tipo di mutui, c'è un equivoco di fondo, da chiarire: un mutuo immobiliare a tasso zero, in pratica, non può esistere. E' ovvio infatti che nessuna banca erogherà mai un mutuo se non per poterne ricavare un guadagno per mezzo dell'applicazione di un tasso di interesse.
Quindi, se una banca propone un mutuo a tasso zero, prendete con le molle quello che vi dice.
Probabilmente si riferisce a particolari promozioni limitate nel tempo in cui sono le spese, e non il tasso, ad essere pari a zero. Oppure è possibile che, sempre a scopo promozionale e per un periodo di tempo limitato, sia prossimo a zero lo spread applicato sul tasso ufficiale. Infine forse la banca intende applicare condizioni particolarmente agevolate all'inizio del periodo di restituzione del mutuo (quello che viene definito tasso d'ingresso).
Completamente diverso è il caso di un mutuo realizzato con il contributo di un ente pubblico per favorire certe categorie sociali. QIn questo caso il mutuo puù essere realmente senza interessi e senza costi di apertura e chiusura.
Un esempio è il caso in cui una Regione o un Comune, stipulino accordi con istituti di credito per concedere, in numero limitato e al superamento dei requisiti stabiliti, l'erogazione di mutui a tasso zero a favore di giovani coppie. Oppure per promuovere interventi di riqualificazione energetica, ricostruzione, sicurezza ecc.
In questi casi però gli oneri degli interessi non si traducono in un mancato guadagno per le banche coinvolte, ma sono al contrario sostenuti dalla collettività.
giovedì 24 settembre 2009
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