venerdì 25 gennaio 2013

Arrivano le Rc casa. Il governo le voleva obbligatorie. Poi…si è dimesso

Ho trovato su Of questo articolo riguardo l'RC Casa. Leggetelo è interessante.

Per le banche, la responsabilità civile, che copre in caso di incidenti sotto il tetto domestico, è un buon affare. Cosa fa? Risarcisce infortuni causati da una tegola che accidentalmente colpisce in pieno un passante. O dal cane di famiglia che si avventa su un vicino di casa. E si affianca alle polizze tradizionali contro alluvioni, terremoti, incendi e esplosioni, furti e danni ai mobili. Of-Osservatorio finanziario ne ha messe a confronto 8. Ecco quanto costano all’anno. Ma attenzione al tacito rinnovo.
Da qualche mese si fa un gran parlare di polizze RC Casa. Soprattutto da quando il governo uscente ha iniziato a discutere circa la possibilità di renderle obbligatorie per tutti i mutuatari. La proposta di legge, almeno per il momento, non è passata. Ma le offerte di banche e compagnie assicurative continuano ad aumentare.
In pratica si tratta di coperture per responsabilità civile del fabbricato e della famiglia del contraente che risarciscono eventuali danni a terzi. Proprio come fa la RC Auto in caso di sinistri. Così, per esempio, la compagnia rimborsa i danni causati dalla somministrazione involontaria di cibi o bevande che provochino intossicazione o avvelenamento degli ospiti. Prevede un rimborso spese per il passante malauguratamente colpito da una tegola caduta accidentalmente del tetto della casa dell’assicurato. Risarcisce i danni o le ferite inferte dal cane di famiglia. E si occupa di procurare assistenza legale qualora si verificassero dispute o contenziosi con i vicini di casa.
Queste polizze, però, non sono quasi mai vendute da sole. Per potersi garantire anche la responsabilità civile, infatti, è necessario sottoscrivere anche una polizza tradizionale. Che tuteli il sottoscrittore in caso di incendi, allagamenti, esplosioni e cortocircuiti, risarcendo il danno (entro massimali prestabiliti ovviamente) a volte persino in caso di terremoti. Così, si può ottenere un rimborso anche per i danni causati da nevicate troppo abbondanti a tetti e fabbricati. Mentre qualora si verificasse un furto, o in caso di danni interni al contenuto dell’abitazione, tipo ai mobili o agli elettrodomestici, è previsto un risarcimento extra.
Nella maggior parte dei casi, poi, le assicurazioni casa sono abbinate anche a polizze per salute e malattia, a volte gratuite, che coprono in caso di ricoveri, infortuni o peggio, rimborsando anche le spese mediche per eventuali degenze in ospedale.

I limiti
Sebbene si tratti di prodotti all’apparenza omnicomprensivi, leggendo i prospetti informativi, si può notare che tantissime sono invece le limitazioni. A volte anche molto fantasiose. C’è chi, per esempio, elenca tutte le razze di cani che non possono essere oggetto di tutela, come il Dogo Argentino o il Pitbull, tanto per citarne alcuni. Specificando anche che gli incroci con queste razze non sono assicurabili. Altri, escludono infortuni provocati da animali da sella o derivanti dall’esercizio della caccia e della pesca subacquea. Mentre c’è anche chi non risarcisce infortuni conseguenti ad attività di volontariato di natura medico-infermieristica. Per quanto riguarda l’immobile, poi, alcune polizze escludono dalla copertura tutti i danni causati dai collaboratori domestici (compresi badanti e baby sitter) non in regola con le normative di legge. Quelli derivanti da mancata manutenzione o scarsa cura da parte dell’assicurato o della sua famiglia. O verificatisi in occasione di guerre, insurrezioni e tumulti popolari, scioperi, sommosse, occupazione militare, invasione, atti di terrorismo o sabotaggio. Anche eventuali falle di pertinenza pubblica, come per esempio fuoriuscite fognarie che rischiano di allagare la casa, non comportano il diritto a ottenere un rimborso. Così come gli incendi provocati da esplosioni nucleari.
Mentre la responsabilità civile nei confronti di terzi, per alcuni, non è dovuta se i terzi in questione sono coabitanti, parenti, o affini. Nemmeno i conviventi di fatto, compresi i loro ascendenti, discendenti e ogni altro parente sono inclusi. Così come i minori in affido.

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