Quando si parla di crisi si sente spesso parlare di mutui subprime, ma forse non a tutti è chiaro di che cosa si tratta.
I mutui subprime, letteralmente, sono mutui concessi dalle banche a creditori in grado di fornire garanzie al di sotto del livello ottimale (in inglese, appunto, sub-prime). In altre parole si tratta di ipoteche concesse anche dove non ci sarebbero i presupposti di credit score per concedere un mutuo.
Per sopperire a questa deficienza, vengono innalzati i tassi d’interesse che il cliente si trova a dover pagare nell’immediato.
I mutui subprime offrono una possibilità di accesso al credito ai cattivi pagatori e a tutta una fascia della popolazione che, altrimenti, non sarebbe in grado di acquistare una casa.
Questi mutui vengono concessi a famiglie con un basso reddito medio, laddove le banche hanno stimato che l’aumento di valore dell’immobile acquisito giustificasse il prestito. Proprio per questo, le condizioni (solitamente a tasso variabile) risultano gravose rispetto ai normali mutui per clienti “prime”.
D’altro canto, i mutui subprime presentano un alto tasso di rischio, almeno rispetto alla media del mercato, introducendo un elemento di potenziale instabilità nel mondo della finanza. Tale instabilità si è concretizzata proprio nel corso del recente crack del mercato Usa dei mutui subprime, che può essere considerato tra i principali elementi scatenanti dell’attuale crisi finanziaria internazionale.
mercoledì 17 giugno 2009
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