venerdì 19 aprile 2013

Andrea Cingoli: diversificare e globalizzare per vincere la crisi

Andrea Cingoli
Andrea Cingoli, ad Banca Esperia
Per Andrea Cingoli, amministratore delegato di Banca Esperia, la private banking nata da una joint-venture tra Mediobanca e Mediolanum, le carte vincenti per fare fronte alla crisi sono la diversificazione e la globalizzazione dei portafogli. Ma, sottolinea Andrea Cingoli al Corriere della Sera, bisgona ricordarsi che al concetto di globalizzazione degli investimenti si affianca, per forza, il concetto del free risk, che però va superato perchè non esiste più. Per portare degli esempi infatti, Cingoli ricorda come in Italia si è da sempre cercato l’investimento a rendimento elevato ma a rischio zero. Si è partiti dai Bot con rendimenti a doppia cifra, poi con l'avvento dell'euro si è andati verso le obbligazioni di stato estere che hanno portato ai bond argentini, si è ripiegato sui corporate bond con lo scandalo di Cirio e Parmalat, e a quel punto sui bond bancari facendo scoppiare il caso Lehman. Non bisogna dimenticarsi, ammette Andrea Cingoli, che il concettto di diversificazione e globalizzazione non è semplice dal momento in cui si pensa che gli asset degli italiani sono investiti per il 70 per cento in Europa. 

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