mercoledì 24 aprile 2013

Crolla il mercato della casa? Mah, non sembrerebbe

Dalle news di Of-Osservatorio finanziario arriva un barlume di speranza per quanto riguarda la compravendita nel settore immobiliare.

Le compravendite di immobili ad uso residenziale, dice l’Istat, sono calate drasticamente, arrivando a fine 2012 a segnare un tondo -25%. Anche se l’idea che ci si può fare è che, forse, il dato reale sia molto più consistente. Anche i prezzi delle case, continua l’Istat, nel quarto trimestre del 2012, sono diminuiti. Facendo registrare un 1,5% in meno rispetto al trimestre precedente. Che diventa -4,6% se confrontato con il dato dello stesso periodo del 2011. Dovrebbe essere una buona notizia per chi cerca casa. Ma anche in questo caso, permane lo scetticismo. Online, sui forum, nelle pagine dei commenti e sui social network, nonché tramite email inviate alla redazione di Of-Osservatorio finanziario, i lettori si scatenano. “Penso che il dato sia sovrastimato. Probabilmente fa riferimento ai prezzi proposti, che sono in calo. Bisognerebbe conoscere i prezzi reali di compravendita, ma questo è uno dei capitoli più oscuri del mercato immobiliare italiano”, accusa Max. “Qualcuno mi spiega in quale parte d'Italia è avvenuto questo calo di prezzi?”, ironizza Giocons1. E ancora, “le case sono comunque sempre troppo care, specialmente quelle esistenti”, recrimina Alzatiitalia.

Come stanno davvero le cose? Chi ha ragione e chi torto? Cos’è successo, veramente, ai prezzi delle case? E soprattutto, cosa accadrà in futuro?
Mario Breglia, Presidente di Scenari Immobiliari, non ha dubbi: hanno ragione i lettori. “Sembra paradossale. Ma nonostante scendano le compravendite di case, i prezzi non calano”, conferma, “è un po’ lo stesso fenomeno che accade per le automobili e sembra normale che, nonostante il crollo (superiore a quello delle case) nelle vendite di nuove auto i prezzi dei modelli non scendano, anzi salgono sempre un pochino. E neppure accade che si vendano solo le Tata o le Yaris che costano meno di 10.000 euro: il mercato compra le Audi o le Ypsilon e si mette in fila. Per le case nuove (come per le auto) ci sono i costi di produzione che, oltre una certa soglia, non sono comprimibili”. Meglio quindi orientarsi sull'usato? “Anche qui, dipende”, risponde cauto Breglia, “la componente principale del prezzo è la localizzazione, cioè il prezzo medio della zona. Questo fa sì che le quotazioni medie tengano molto perché, per zona urbana, ci sono poche offerte e molte richieste. E la pressione della domanda, anche se spesso non diventa compravendita, rimane alta”.

E in futuro?
Cosa accadrà nei prossimi mesi ai prezzi applicati? Gli esperti sembrano dare un po’ di speranza. “Se dovesse perdurare la crisi, potrebbe aumentare la necessità di vendita per le famiglie a maggior rischio”, interviene Giordano (Adiconsum) , “questo potrebbe prolungare la riduzione dei prezzi e una loro ulteriore diminuzione". “Si prevedono ulteriori diminuzioni”, svela, infatti, Dondi (Nomisma) che anticipa, “ci attendiamo una riduzione stimata intorno al -5% alla fine di quest’anno, a cui si aggiungerà un -4% nel 2014”. Ma è ancora presto per sperare in una ripartenza del mercato immobiliare. “Per il momento non ci sono le condizioni”, continua Dondi, “si stima che un leggero miglioramento si potrà iniziare a intravedere a partire dal secondo semestre 2013. Ma certamente non si ritornerà agli stessi livelli del triennio pre-crisi 2004-2007. Una stabilizzazione si potrà avere solo a partire dalla seconda metà del 2014. Ma molto dipenderà anche dalle banche. La crisi delle compravendite è necessariamente dovuta a una mancata concessione di credito”.

1 commento:

  1. Chi dice che le case sono scese dice delle balle , le case in alcuni casi sono persino salite , sono mesi ke sto cercando ma col mio baget di 110000 euro di mutuo non ho trovato nulla se no case inproponibili cosi vivo in affitto che mi costa come un mutuo , ma per lo meno vivo in zona dove ci sono servizi primari per una famiglia , credo che banche e azenzie immbiliari si siano messi d'accordo per non far scendere le case e cosi chi fara il mutuo lo spingeranno nel variabile e poi fra qualche anno ci sara la mazzata come e sucesso in questi anni banche e agenzie no perdono mai tutto poi va a discapito della colletivita ..... afff banche e agenzie

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