martedì 25 giugno 2013

Se ferie e Rc auto si pagano a rate

è meglio indebitarsi per andare in vacanza o per assicurare la propria macchina? questa è la domanda che si pone il Sole 24 Ore.
 
Indebitarsi per andare in vacanza? O per assicurare l'auto? Il numero di chi ricorre a un finanziamento non per comprare beni fisici ma servizi è in aumento.
Segno della crisi e anche di un cambiamento culturale. Nonostante i dati Assofin registrino che l'erogazione dei finanziamenti dei primi 4 mesi dell'anno sia in contrazione del 5,6% rispetto all'analogo periodo del 2012, secondo l'osservatorio del comparatore Facile.it è aumentato del 13% l'importo medio richiesto per le vacanze (4.700 euro nell'analisi 2013, contro i 4.100 euro di quella relativa allo stesso semestre dello scorso anno). Si tratta ancora di una goccia nel mare se si guarda al totale delle richieste: si è passati dallo 0,7% allo 0,83% del totale delle richieste di prestito personale presentate in Italia.
Tuttavia la scelta di indebitarsi può costare cara e avere ripercussioni sulle finanze familiari di lungo periodo: per ripagare la vacanza, secondo un'elaborazione realizzata dal comparatore Facile.it per «Plus24», bisogna sborsare mensilmente oltre 218 euro per un finanziamento a 24 mesi, che scende a 120 euro in 4 anni. Prima di tuffarsi con spensieratezza è meglio pensarci bene e pensare al prossimo anno: si stipulerà un altro prestito per andare in vacanza? Liberarsi dalle rate non è facile allora forse è meglio ridurre il periodo di ferie o scegliere una meta più accessibile rispetto al desiderio iniziale: senza dimenticare che la vacanza deve essere prima di tutto spensierata quindi inutile andare nel luogo dei sogni per poi trascorrere un soggiorno con il pensiero dei sacrifici da fare al rientro in città. Va poi tenuto presente che in caso di necessità future potrebbe rendersi necessario stipulare nuovi finanziamenti per bisogni ben più urgenti. I prestiti già in corso pesano sulla valutazione dell'ente erogatore, soprattutto in tempi di stretta creditizia come l'attuale.
Per esempio potrebbe essere necessario indebitarsi per assicurare la propria auto. Come è noto il parco di veicoli circolante si sta riducendo: molti lasciano la macchina in garage pur di non sottoporsi al balzello, o circolano senza contrassegno. Complice anche il caro Rc auto: in Italia le tariffe sono il doppio di quelle francesi, come ha ricordato martedì scorso Giovanni Pitruzzella, presidente dell'Antitrust. Per venire incontro alle difficoltà degli assicurati alcune compagnie permettono di rateizzare il premio in rate mensili attraverso delle carte revolving offerte dalle compagnie stesse in accordo con dei circuiti di pagamento. Genertel, offre Genertel Visa. Cattolica assicurazioni propone CattolicaCard, realizzata in accordo con la Compass mentre l'altra compagnia del gruppo offre Duomo UniOne Card. Genialloyd punta su Carta Viva Genialloyd con possibilità di rateizzare in quattro rate a tasso del 9,38%

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