Secondo la una ricerca promossa dalla Società Italiana di Psichiatria, nel 2009 è cresciuta del 30% l'incidenza di ansia e del 15% il numero dei pazienti depressi. Le cause, secondo i medici, sarebbero l'incertezza sul lavoro e la precarietà economica legate alla crisi finanziaria.
Alberto Siracusano, il presidente della Società, spiega infatti che “sicuramente c'è un collegamento tra le difficoltà economiche e il verificarsi di una situazione di grande tensione e disagio”. Siracusano sottolinea però anche come in Italia la situazione sia migliore che in altri Paesi. “Il nostro sistema sociale ha funzionato in modo più sano – spiega - Si registra un rapporto tra l'aumento del tasso di disoccupazione e l'aumento dei suicidi soprattutto tra le persone di età compresa tra 55 e 60 anni. Casi frequenti in Paesi come Belgio e Stati Uniti, che hanno vissuto una catena di morti legata alla crisi delle aziende. In Italia non succede, ma indubbiamente c'è una maggiore ansia e depressione rispetto alla precarietà e alla incertezza. La crisi, tuttavia, ha avuto un'intensità meno negativa di quanto sia accaduto all'estero”.
venerdì 22 gennaio 2010
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