Dal primo febbraio 2010 al 31 gennaio 2011 sarà possibile presentare presso la propria banca la domanda per la sospensione delle rate del mutuo per un periodo fino a 12 mesi. L'iniziativa, frutto di un accordo fra l'Abi, Associazione bancaria italiana, e le associazioni dei consumatori, intende favorire le famiglie che nel 2009 e nel 2010 abbiano subito (o subiranno) perdita del lavoro, ingresso in cassa integrazione, morte o insorgenza di condizioni di non autosufficienza del sottoscrittore del prestito.
Ma vediamo insieme come funziona davvero la sospensione.
Innanzitutto lo stop ai pagamenti non sarà immediato.
Le banche necessitano di tempi tecnici per il controllo dei requisiti per accedere al beneficio. Dall'accoglimento della domanda, sono poi previsti fino a 45 giorni lavorativi prima dell’attivazione. Con questi tempi, l'effettiva applicazione della moratoria potrebbe slittare fino a primavera inoltrata, tenendo anche conto del fatto che le rate vengono di solito contabilizzate nel mese precedente l'effettivo addebito.
Resta poi da vedere quali saranno le effettive modalità di applicazione dell'accordo da parte delle banche, che proprio in questi giorni stanno inviando all'Abi i moduli di adesione con le eventuali modifiche in senso migliorativo all'accordo di base (limite di reddito del sottoscrittore 40 mila euro, importi finanziati fino a 150 mila euro). Spetta inoltre agli stessi istituti di credito decidere se la sospensione riguarderà la sola quota interessi, in analogia con quanto stabilito per la moratoria sui mutui delle imprese, o l'intero ammontare della rata.
(fonte: Il Sole 24 Ore)
giovedì 14 gennaio 2010
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