giovedì 21 marzo 2013

I conti costano il 50% in più. Che fare


Ormai conviene imparare a gestirsi i propri conti solo su internet: è l'unico modo per poter cercare di risparmiare.  Questo è quanto Of ci ricorda.

Le spese per i bonifici sono aumentate. I canoni di abbonamento sono schizzati verso l’alto. Le commissioni applicate sulle operazioni in filiale sono lievitate in pochissimi mesi. BancoPosta ha aumentato la commissione sui bonifici del 40%, passando dai 2,50 ai 3,50 euro. Cariparma ha arrotondato a 5 euro una spesa che prima si aggirava sui 3,30 euro. Segnando una variazione del +51,5%. UniCredit, invece, ha ulteriormente ampliato la soglia di 5 euro, portando le spese totali a 5,25 euro a operazione.
Gestire un conto operando allo sportello costa sempre di più. Per non parlare dei canoni di abbonamento mensile o annuale, che in alcuni casi schizzano verso l’alto. In 12 mesi di rilevazione, su un campione di oltre 90 conti correnti analizzati nel DBPB™ (Data Base dei Prodotti Bancari) di Of Osservatorio finanziario, le spese per le operazioni svolte via filiale sono incrementate in media del 6%, per l’effettuazione di un bonifico verso altra banca. Mentre il costo annuo del conto corrente, al netto delle operazioni, cioè il canone, è passato da 31,85 a 33,93 euro, per un incremento del 6,50%. Ma se si gestisce il conto online, si può riuscire a risparmiare fino al 386%.
Un tempo, fino a qualche anno fa, la distinzione era chiara. O si sceglieva di acquistare un conto corrente di quelli online puri, da gestire interamente via Internet. O si optava, invece, per il cosiddetto conto standard, se l’operatività si preferiva gestirla face-to-face, possibilmente con l’aiuto di un impiegato di sportello. E, bene o male, era chiara anche la distinzione di costo. Il conto online, si sapeva, costava meno. Molto meno. Anzi, spesso era quasi del tutto a zero, visto che l’operatività veniva svolta in modalità fai-da-te. Mentre per il conto standard, i prezzi erano necessariamente più alti.
Poi, con il tempo, sono nati gli ibridi. Quei conti cioè che sono un po’ online e un po’ strumenti tradizionali di gestione del denaro. Che includono in un unico contratto, Internet banking, telefono e sportello bancomat, ma anche filiale e attività di consulenza personalizzata. Si tratta in pratica di conti “multicanale” , come li chiamano le banche. Cioè utilizzabili ovunque, su qualsiasi canale appunto, a seconda delle preferenze. Oppure “modulari” , perché si costruiscono su misura in base alle necessità di utilizzo.
“Quello che leggiamo dal comportamento dei clienti è certamente una preferenza, sempre più forte, a operare liberamente sui diversi canali in funzione delle sue preferenze del momento”, rivela Gianfranco Lertora, Dirigente Pianificazione Commerciale e Marketing di Banca Carige che spiega, “il cliente vuole prelevare e versare denaro su sportelli automatici H24, effettuare comodamente un bonifico da casa ma anche recarsi in filiale per una consulenza qualificata, qualora necessario. In pratica, vuole scegliere la porta più comoda per entrare in banca, con la garanzia di un servizio efficiente, conveniente e disponibile 24x7 grazie ai servizi della banca Multicanale”.
“L'offerta modulare, quindi, offre la possibilità di scegliere prodotti e servizi più rispondenti ai bisogni e di risparmiare denaro grazie, ad esempio, alla scontistica prevista per l'acquisto di più moduli o alle agevolazioni dedicate a chi utilizza le carte di pagamento”, conferma Andrea Gorlato, Responsabile Canali Diretti di UBI Banca.

Nessun commento:

Posta un commento