giovedì 5 settembre 2013

Casa: sempre più lunghi i tempi di vendita

Per via della crisi, oggi vendere casa richiede mediamente 8,5 mesi con un ribasso medio sul prezzo iniziale richiesto del 16,5% a fine trattativa. E' ciò che emerge dal rapporto di Nomisma che fa sapere che attualmente il periodo non è tra i migliori per vendere un immobile.

Nel dettaglio
La prima fonte di preoccupazione per Nomisma resta la contrazione del credito, finalizzato all'acquisto di un immobile. Le banche non concedono mutui e questo porta ad una contrazione delle vendite. Ma la crisi del mercato immobiliare si manifesta, secondo Nomisma, anche con il dilatarsi dei tempi di vendita a fronte di un'offerta crescente e disposta a rivedere il prezzo ovviamente al ribasso. "Fino a un anno fa, chi vendeva non voleva abbassare i prezzi e la forbice tra domanda e offerta era molto ampia", afferma Paolo Righi, presidente di Fiaip, la federazione degli agenti immobiliari. "Oggi domanda e offerta iniziano a incontrarsi - aggiunge - e i venditori sanno che devono abbassare le pretese, soprattutto chi cede il vecchio usato per migliorare il suo stato abitativo. Chi vende per sostituzione, infatti, oggi è disposto a scendere, anche perché sa di poter trovare a un po' meno".

Inoltre va detto che negli ultimi due anni si sono aggiunti numerosi aspetti: visto che l'offerta è tanta e la domanda è poca, chi vuol compare valuta sempre più elementi dell'immobile che i clienti vogliono valutare anche l'utilizzo di nuove metodologie costruttive e il risparmio energetico.

Precisamente i tempi medi per chiudere una trattativa hanno raggiunto gli 8,5 mesi nel residenziale, 10,4 mesi per gli uffici, i 9,8 mesi per i negozi e i 7 mesi per i box auto.Un allungamento, in un anno,di circa un mese e mezzo per tutte le tipologie. In sostanza, dice Nomisma "l'offerta si scontra con una domanda debole e con ridotte capacità di spesa, al punto che chi è interessato a comprare davvero un immobile alla fine riesce ad ottenere un ribasso sul prezzo di oltre sedici punti rispetto al posto fissato all'inizio. Quindi chi vuol portare a termine l'operazione, inoltre, deve essere disposto a ribassare le proprie aspettative e a stabilire prezziche siano più conformi a quelli di mercato e alle esigenze della domanda.

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